Saturday, April 15, 2006

 

Plurali difficili

Ecco alcune osservazioni su plurali difficili.

La difficoltà nel formare il plurale di belga nasce dal fatto che i nomi in -ca e -ga formano tutti il plurale in -chi e -ghi se sono maschili, in -che e -ghe se sono femminili. Belga rappresenta l'unica eccezione a questa regola, e ha come plurale belgi. Per quanto riguarda il femminile, il plurale è regolarmente belghe.
Anche altre parole sembrano fatte apposta per procurarci dei guai quando dobbiamo farne il plurale.
I nomi e gli aggettivi in -cia e -gia al plurale possono mantenere o perdere la i.
Per ricordare in quali casi la i si mantiene e in quali si perde, basta fare attenzione a un particolare: se la c e la g sono precedute da una vocale, allora la i si mantiene nel plurale:
camicia/camicie ciliegia/ciliegie
se invece la c e la g sono precedute da una consonante, allora la i si elimina.
pioggia/piogge
Ad ogni modo, spesse volte vengono usate e largamente accettate anche le altre forme (ciliege, valige...)
Anche i nomi in -logo e -fago presentano spesso un doppio plurale. Anche in questo caso c'è una regola a cui è consigliabile attenersi : i nomi che indicano persone tendono ad avere il plurale in -gi, mentre i nomi che indicano cose tendono ad avere il plurale in -ghi.
catalogo/cataloghi sociologo/sociologi dialogo/dialoghi
Alcuni nomi in -co e -go possono avere un doppio plurale:
chirurgo/chirurghi , chirurgi manico/manici, manichi
Finisco con un termine che mi fa venire l'acquolina in bocca:
Asparago fa al plurale asparagi.

Yves Gilleman

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