Tuesday, February 22, 2005

 

Mi (di)spiace di...

Cari amici italianisti

Una domanda grammaticale ricorrente: l'uso della preposizione "di" dopo il verbo (dis)piacere.
Prima di tutto voglio elencare qui un certo numero di frasi, poi tenterò di formulare una regola.

1) (dis)piacere (verbo + verbo)

* Ci piacque ricordare pubblicamente il loro eroico comportamento.
* A Clara e Elisabette piace studiare insieme.
* Mi piacerebbe andare a teatro.

* Ti dispiace imbucarmi questa lettera?
* Non mi dispiacerebbe passare qualche giorno in montagna.
* Le dispiacerebbe aprire un po' la finestra?
* Ti dispiacerebbe andare a prendermi un bicchiere d'acqua?
* Mi è dispiaciuto molto sapere che sei stato bocciato.
* Mi dispiace vederti in questo stato.
* Ti spiacerebbe chiudere la porta?
* Spiace vedere tanta incomprensione.
(spiacere significa "disturbare")

* Mi dispiace di non aver avuto dei figli
* Ci dispiace di non aver letto il vostro messaggio.
* Mi dispiace di dover partire cosí presto.
* Mi spiace di dover rifiutare.
(spiacere significa "essere spiacente di")

Regola: Si può sempre togliere la preposizione "di".
Solo quando si può sostituire "(di)spiacere" con "sono spiacente" , la preposizione"di" è più usata, ma si può, comunque, dire in tutti e due i modi.

2) piacere (sostantivo + verbo)

* È per me un immenso piacere conoscerla.
* Mi fa molto piacere vederti.
* Fa piacere vederlo così allegro.
* Sarà un piacere per me incontrare quella persona.
* Mi ha dato dispiacere dicendo ciò.
* Fa dispiacere sentire queste cose.

* Ho il piacere di comunicarvi che...
* Se parti fammi il piacere di avvertirmi.
* Fammi il (santo) piacere di stare zitto!

Regola: Con l'articolo determinativo ci vuole la preposizione "di".

3) piacere (sostantivo + sostantivo)

* I piaceri della tavola, dello studio, della campagna.
* Saper apprezzare il piacere di una simpatica conversazione.

Questo mi pare ovvio !

Ben vengano i vostri suggerimenti e i vostri commenti !

Yves Gilleman
insegnante d'italiano
Moderne Talen Hasselt

Sunday, February 13, 2005

 

Come ci andrebbero bene i maschi

Ciao amici italianisti

Il nostro blog serve soprattutto a invogliare gli studenti del PCMT a partecipare a dibattiti e ad offrirgli spunti per la conversazione. Ecco uno degli argomenti trattati nel corso di conversazione della classe 3I CAN (il livello più alto RG4). Hanno preso l'iniziativa le donne: " Come ci andrebbero bene i maschi !" Scrive Ghise Reekmans: "Cari amici, care amiche, vi mando il compitino del gruppo delle donne, frutto della nostra intelligenza femminile. Buona lettura, divertitevi e soprattutto non dimenticate di prendere tutto con un grano di sale" Ed ecco il suo testo:
Innanzitutto abbiamo scoperto, parlandone, che per noi donne, i maschi devono essere come il caffè: forte, caldo e dolce.
Cosa cercavamo noi da giovani ragazze ?
Le nostre aspettative, le nostre esigenze, non erano tanto esagerate. Erano poco complicate, infatti erano semplici e da cliché: il ragazzo doveva essere un vero maschio.
Che cosa è un vero maschio?
-È forte (o almeno dà l'impressione di esserlo)
- Sa risolvere i problemi.
-È affidabile
-Ci promette e ci darà stabilità
-È attraente il che non necessariamente significa fisicamente bello
- Deve emanare carisma
-Sa animare il pubblico e soprattutto la sua ragazza
-Deve essere d'accordo per avere dei figli e deve essere capace di trattar bene i bambini
-Non può essere un debole, una frana, una schiappa
Cosa cerchiamo adesso essendo donne mature?
Man mano abbiamo scoperto, divenute donne mature, che in fin dei conti cerchiamo altre qualità nei maschi... e scusateci ragazzi, ma adesso l'elenco delle qualità preferite è diventato molto più lungo, ma anche molto più edulcorato, mitigato.
Cosa aspettiamo dal nostro uomo ideale?
- È rimasto quel desiderio che l'uomo sia affidabile.
- Sarebbe bello se potessimo fidarci di lui, se potessimo contare su di lui.
-È ovvio che cerchiamo l'amore ma nell'amore prevale il desiderio di tenerezza.
-Noi, le donne, sentiamo il bisogno di ammirare, stimare il nostro uomo a patto che questa stima sia reciproca
-Infatti, ci piace che lui abbia qualche capacità in più di noi ma non troppe.
-Insistiamo che lui ci lasci la nostra indipendenza, la nostra sacra libertà di fare le cose che piacciono a noi, che ci interessano.
- Vorremmo che lui avesse tempo per noi, per ascoltarci, per coccolarci, per viziarci un po', per accudirci.
-Ci piacerebbe se potessimo condividere i lavoretti di casa: "patti chiari, amicizia lunga".
- Quanto all'aspetto fisico, la "bellezza" in sé non è mica importante ma preferiamo che l'uomo sia ben vestito, ben curato, ben lavato e rasato, non sporco, non trascurato.
-Quanto al comportamento: ci piace la gentilezza, la cortesia, l'umorismo , deve essere spiritoso, arguto .
- Non ci piacciono i "mammadipendenti" cioè i mammoni, ma adoriamo che l'uomo abbia un lato femminile, dunque vogliamo che sia capace di esprimere le sue emozioni.
- Riteniamo importante che anche lui si occupi dell'educazione dei figli e questo con tenerezza e giustizia
-E per finire ancora questo: nonostante i numerosi vizi che abbiano gli uomini non potremmo mai vivere senza di loro!





Monday, February 07, 2005

 

Se non è vero è ben trovato

A volte nel Belgio, nella comunità italiana, si sente questo detto: se non è vero è ben trovato.
Grammaticalmente non c'è nulla da eccepire. Ma un italiano "doc" capirebbe questa espressione?
Esempio: Le donne hanno un sesto senso ben sviluppato. Sono capaci di predire sciagure. La pensi così? - Se non è vero è ben trovato.
(Yves Gilleman)

Se non è vero è ben trovato - nel senso di verosimile, è assolutamente comprensibile. Inoltre in italiano esiste l'espressione - è una bella trovata!- dove trovare ha il valore di inventare.
Se non è vero, poco ci manca... Questa è l'espressione che si utilizza dalle nostre parti.
Ma si capisce quello che vuoi dire con l'altra espressione la cui costruzione però è più francese che italiana, dove trovata ha il significato di plausibile.
(Lilia de Feudis- Manfredonia)

Forse è più una frase celebre. È una frase del filosofo italiano Giordano Bruno (del XVI secolo) e significa: se non è vero è stato inventato bene, se non è vero è ben inventato.
(Matteo - Passo Pordoi - hotel Coldilana)

 

creazione di un blog

Buongiorno amici italianizzanti

Oggi stesso ho deciso di sperimentare con un blog italiano. Qui c'è posto per tutte le attività che svolgiamo nel quadro dei corsi d'italiano al centro di lingue moderne a Hasselt.
Ci risentiamo !

Yves Gilleman
insegnante d'italiano

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